Fagottini di zucchine freddi con crema di formaggio

Fagottini di zucchine freddi con crema di formaggio

L’estate chiama ricette leggere, gustose e, soprattutto, che ci tengano lontani dai fornelli incandescenti!

Se siete alla ricerca di un antipasto sfizioso, di un finger food perfetto per un aperitivo tra amici, o semplicemente di un pranzo veloce ma incredibilmente saporito, siete nel posto giusto.

Immaginate delle fettine sottilissime di zucchina fresca, quasi trasparenti, che avvolgono un cuore morbido e vellutato di crema di formaggio, arricchita da note aromatiche che danzano sul palato.

Questi fagottini di zucchine freddi sono una vera rivelazione: niente cottura, pochissimi ingredienti e un risultato che lascerà tutti a bocca aperta. Prepararli è un gioco da ragazzi, ma il loro impatto sulla tavola è assicurato.

Continuate a leggere per scoprire come realizzarli ma prima leggetevi di questi due ….

Fagottini di zucchine freddi con crema di formaggio

Dov’è? Dov’è andato? DOV’È?


LUI, il grande assente, colui che negli ultimi anni ritarda sempre e ci lascia bollire,
l’assente per eccellenza, quello che non si può fare a meno di notare:
lui, l’anticiclone delle Azzorre.
Dove sei Azzoorrreeee?
Hai trovato traffico in tangenziale?
Vieni a dare il cambio a Pluto l’Africano, che è stanco porello, è da fine maggio che lavora ininterrottamente, soffiando venti caldi e temperature assurde.
Allora, vieni o no?”

Io, loro due — il ciclope del caldo e il cavaliere delle correnti — me li immagino così, belli come il sole ma ognuno a modo suo.

Pluto, l’anticiclone africano, è grande e grosso, imponente, nero come la notte. Ha due occhi che sembrano tizzoni ardenti e una bocca piena di denti bianchi come il latte, sempre spalancata in una risata scellerata mentre spande venti caldi e secchi o montagne di sabbia sahariana ovunque passi. È instancabile, sfacciato, ruggente. Un sovrano infuocato con il passo da pachiderma e la voce che somiglia a un rombo di tamburo.

Azzorre, invece, è un ragazzone bianco, glabro, biondo, con due occhi azzurri da paura, così chiari che sembrano ghiaccio che scruta. Tiene una folgore in mano, la stringe come fosse un talismano, e viaggia nervoso sul suo cavallo fatto di nuvole. È leggero, elettrico, scattante. Quando arriva, l’aria cambia: frizza, si muove, respira. Nessuno lo vede finché non decide di mostrarsi, e quando decide fa entrate trionfali: lampi tuoni fulmini e saette mentre lui scorrazza sopra le nuvole ridendo felice col suo cavallo come fosse un bimbo che salta nelle pozzanghere con i suoi stivali colorati.

E adesso siamo ad aspettarlo, a lui, Azzorre, che arrivi davvero col suo cavallo di nuvole sbuffando, con l’aria nervosa da “basta, adesso tocca a me”, e Pluto che se la ride sfacciato sulla cupola del caldo. Se mai fosse una pièce teatrale sarebbe così il loro dialogo:

«Aaaah Plutooo! Ce sei ancora? Ma che davero? ce sta’ ‘ntraffico in tangenziale, fratè… un macello! Ma mò basta eh, è luglio inoltrato, io devo entra’, e scansate!.»

Pluto, sdraiato sul suo trono infuocato, sbracato e caciarone, sbuffa calore e vapore dalle narici: «’Abbello, ma ‘ndove te credi d’annà? Io sto qua da fine maggio, mica per scherzo… Ho fatto er tutto esaurito, sì, ma la gente me vole, m’ envoca, me maledice… è tutto amore, fratè.»

Azzorre con un gesto scattoso, la folgore in mano che frizza:
«Aho ma che te se’impazzito? Ce stanno e cicale che chiedono e ferie, e piante se stanno abbrustolì, a gente sogna li temporali come fossero gelati al limone! Mò scànsate, che m’arimbarzo co’ sto cavallo in mezzo alla Val Padana, e scarico du’ folgori gloriose.»

Pluto ghigna, occhi come braci:
«Famme vede quanto duri principino delle brezze. A noi ce piace a sfida…»

Azzorre borbotta, mentre parte al galoppo tra lampi e raffiche:
«A sfida? Me pare che c’hai solo vojia de vacanza, Plutì. Te lascio un paio de temporali in omaggio, ‘nvedi te se te ce vonno.»

 (mi scuso per il “romano” da fiorentina, la prossima volta lo faccio in fiorentino così forse non sbalgio!)

musica per l’ascolto

Baltazar, Bunker

“So leave my broken bones – I’ll take the load of your skin – Throw me all your stones – You need a sinner i will”

Quindi lascia le mie ossa rotte, mi farò carico della tua pelle, lanciami tutte le tue pietre, hai bisogno di un peccatore e io lo sarò

Fagottini di zucchine freddi con crema di formaggio

Fagottini di zucchine freddi con crema di formaggio

Preparazione20 minuti

Equipment

  • Pelapatate

Ingredienti

  • 2 zucchine chiare fiorentine di media grandezza
  • 1 limone bio
  • 100 g ricotta di mucca fresca
  • 50 g robiola di capra
  • 10 mandorle tostate
  • 5 gherigli di noci tostate
  • foglie fresche di menta, stantoreggia, basilico
  • sale e pepe
  • olio extravergine di oliva
  • 2 cucchiaini di semi di sesamo nero
  • 30 g formaggio pecorino stagionato grattugiato o comunque un formaggio stagionato

Istruzioni

  • Lava le zucchine e con una mandolina tagliate a fette per il senso della lunghezza. Grattugia la buccia del imone e mettila in una ciotola. Strizza il limone in una ciotola bassa, aggiungi l'olio e le zucchine in modo che siano a contatto con i liquidi, aggiungi un pizzico di sale e lascia in fusione per trenta minuti almeno.
  • Amalgama la ricotta, la robiola, il formaggio grattugiato, gli aromi sminuzzati, le noci e le mandorle tritate abbastanza grossolanamente, la scorza di limone, sale pepe e olio e mischia tutto formando una crema morbida.
  • Distenti due foglie di zucchina una sull'altra a croce, aggiungi sul centro un cucchiaio abbondande di crema e poi ripiega una per volta le zucchine formando un fagottino.
  • Condisci con una emulsione fatta con olio, qualche goccia di limone e qualche goccia di salsa di soia (a piacere) e cospargi con i semi di sesamo neri.
Fagottini di zucchine freddi con crema di formaggio

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