ho imparato a sognare

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HO IMPARATO A SOGNARE

Fiorella Mannoia

 

 

a volte mi guardo indietro e vedo solo nebbia, come se tutto fosse confuso e nemmeno felice
allora mi guardo nello specchio, ma quello che vedo non mi piace.
il tempo passa, la forza di gravità non fa sconti a nessuno, tutto tende a “scendere” e il mio viso non
è esente da questa legge naturale
allora mi guardo dentro
ci sono tante cose che non mi piacciono ma a volte mi sento anche un pezzo in là , mi sento anche di aver fatto
qualcosa di buono
come tutte le donne del mondo corro
come tutte le donne del mondo spesso devo cercare la gratificazione dentro di me
come tutte le donne del mondo penso
penso troppo
penso sempre
a volte non riesco a non pensare, e, per mettere fine allo stillicidio mi inebetisco davanti a un telefilm stupido su sky
almeno smetto due minuti, almeno cambio disco due minuti
ma poi arriva il momento in cui non puoi non pensare
e ti passa davanti tutta la vita
dai ricordi più atavici e quelli di ieri, e ce ne sono anche di belli per fortuna
e poi sogno, continuo a sognare, continuo a progettare perchè sono una donna curiosa.
appena finito un sogno ne organizzo un altro, che mi porti lontano, che mi porti tanta gente
e così, adesso che il mio presente sogno si sta concludendo, sono alla ricerca del prossimo.
e non mi lascio abbattere, no, mai, dalle avversità. faccio fatica, tanta fatica, a volte vorrei prendere
tutto a pedate e sfasciarei tutto, a volte non riesco a non piangere. ma a volte ancora mi commuovo per un niente e questo mi piace.

dicono  di me che sono forte: no, non mi sento forte, solo non mi piace arrendermi, non mi piace perdere e questo mi manda sempre avanti, come
si dice, butto il cuore oltre l’ostacolo e sto a vedere che cosa succede e mentre ci sono dentro faccio del mio meglio.
le tegole cadute sulla testa ci sono per tutti quindi inutile stare a piangersi addosso più di un tot.
certo, a volte si puo’ fare, si fa, si sta a distruggersi emotivamente con una tale dovizia di particolari che sembra strano che si possa
farlo da sole ma poi…. poi penso che domani è un altro giorno , c’è sempre un altro giorno e potrebbe succedere qualcosa
di bellissimo e io voglio esserci.

oggi è il giorno internazionale della donna, questa povera donna, bisfrattata, maltrattata, sottovalutata.
a tutti coloro che ancora credono che le donne siano un gradino sotto io voglio dire che si sbagliano, noi siamo un gradino sopra
sopra di voi e le vostre stupide idee
sopra la vostra paura di noi, sopra i vostri burka, sopra i vosti coltelli e i vostri maltrattamenti
noi siamo sopra il vostro piccolo incredibile e stupido modo di pensare
perchè ci basta aprire il cuore, sognare e vivere e di voi non rimarrà traccia, sparirete dentro il nulla, rimarrete soli a difendere la vostra paura di noi.
per fortuna non tutti la pensano così.
un pensiero a tutte le donne che subiscono violenze e abusi, mentali e fisici, in tutto il mondo
un pensiero a tutte le donne che lottano

a noi

a noi, perchè siamo tutte così: fragili, sottili,
in un continuo equilibrio emozionale,
forti, toste, folli, delicate
siamo fiori in una giungla di cemento
 

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