Hallelujah, Acustic guitar, Manuele Colamedici
li vedete questi due sopra? ecco, questi due sono lo spirito di quello che è stato Cookstock 2016. come vogliamo dire? solari? allegri? incoscienti? si. possiamo dirle tutte e tre. così è la gente del Cavolo, soprattutto incosciente e coraggiosa, e, volendo, meravigliosa.
quando sono arrivata venerdì scorso alle 16.00 di pomeriggio perchè proprio prima non ce la facevo (un sacco di intoppi non preventivabili) ho pensato, giuro che l’ho pensato davvero: ma dove andiamo? qua non c’è niente di pronto.
Alberto, il Billo, deve aver notato qualcosa nella mia espressione perchè si è toccato la testa è mi ha sorriso dicendomi: è tutto qua dentro, non ti preoccupare.
e come per magia, la solita magia che mi piacerebbe avere anche nella mia vita normale, Cookstock 2016 è partito e ha fatto il botto.
per le vie di Pontassieve nello scorso fine settimana si sono viste fiumane di persone, mandrie di ragazzi, schiere di mangiatori disordinati e orde di ascoltatori di musica.
è stato esilarante, incredibile, caotico, interessante, impegnativo. e lo rifarei subito, sia chiaro!
ci vuole qualche giorno per elaborare Cookstock, ci vuole qualche giorno per riprendersi dalle emozioni, dalle sensazioni, dalla condivisione. ci vuole qualche giorno per elaborare, capire, ripensare, rivedere, sorridere, ridere, avere nostalgia e cominciare ad aspettare la prossima edizione…..
è stato faticoso, organizzare tutti i FORNELLI A VISTA sul Ponte Mediceo di S.Francesco, ma ho avuto dei compagni di avventura spettacolari, siamo riusciti ad organizzarci in ogni situazione, siamo o forse sono riusciti a fare i miracoli con le luci, con le piastre a induzione, con l’allestimento e lo smontaggio, perfetti direi!
per questo fatemeli ringraziare per nome, uno per uno:
Lorenzo, Paolo, Massimo, la Maria Paola e la Lidia, colonna portante Ruffino e sempre presente.
un ringraziamento particolare anche a Leonardo Romanelli che ci ha seguito per le serate con la sua conduzione divertente e mai banale e a lui, il nostro menestrello superfantastico Manuele Colamedici, la nostra colonna sonora, spalla di assaggi e di risate.
credo che le cose come questa funzionino quando la gente, la tanta gente e TUTTI volontari, si divertono mentre lavorano.
perchè c’è del lavoro dietro, c’è tanto lavoro, fatica ma anche risate e condivisione.
ci sono stati 9 cooking show, 8 sul Ponte Mediceo che collega S.Francesco a Pontassieve, e uno sulla torre di Radio Sieve.
è stata una macchina imponente, una volta partito il primo ingranaggio tutto è entrato in moto, un moto incrollabile e impossibile da fermare.
che vi devo dire, io sono una romantica, anche in queste cose vedo il bello delle persone!
la prima serata di FORNELLI A VISTA
Ariel Hagen – Osteria Roma Bruxelles Deborah Corsi – La perla del mare
la seconda serata
Simone Cipriani, L’Essenziale Andrea Campani, Il Borro Tuscan Bistrot Arturo Dori, personal chef
la terza ed ultima serata
Nicola Schioppo, Cipolla Rossa Alessandro Liberatore, Villa Cora Beatrice Segoni, Konnubio
e poi la cena sul Ponte Vecchio, illuminata dalla luce della luna, in una splendita cornice, con sei portate e sei chef diversi….
sono volate tante di quelle risate fra tortelloni, brasati, panzanelle ostriche e bollicine!
e poi loro,
grazie a Fabrizio, il Presidente, a Stefano, Toscani da Sempre, a AnziGuido, a Marco, a Gianmarco, a Riccardo, all’Angela, alla Rossella, alla Sara, alla Barbarella, al Billo, a chi c’era e a chi non ci è potuto essere, a tutti tutti tutti, sono troppi per elencarli tutti.
grazie ragazzi!
ora un po’ di foto, giusto per capire l’atomosfera e per farvi venire voglia di venire tutti il prossimo anno!
la cenere di rosmarino di Nicola Schioppo, …. e non si finisce mai di imparare!
il piccione “nero” di Ariel Hagen
Simone Cipriani e la Lidia sul Ponte Mediceo
Beatrice Segoni, Konnubio…. che donna!
Alessandro Liberatore chef di Villa Cora… che meraviglia
e Stefano Frassineti, una delle locomotive di Cookstock
Enrico ed Manuele a Radio Sieve