da leggere ascoltando…. o da ascoltare leggendo
faccio gli elenchi di quello che manca, li attacco sulla porta del frigo, li metto in borsa, metto i promemoria sul cellulare.
immancabilmente l’elenco sulla porta del frigo rimane sulla porta del frigo, quello in borsa si perde chissà dove e il promemoria sul telefono vai a sapere a che cappero di giorno l’ho inserito, mi si ripresenterà magari fra due mesi quando sarà inutile e superato.
così il burro continua a mancare nel frigo, la camomilla scompare dai miei scaffali per settimane, l’aceto di mele continua a latitare. ma l’elenco che voglio fare adesso, come avrete intuito, non è “l’elenco della spesa” ma l’elenco delle speranze per il 2016.
comincio con quello che voglio buttare dell’anno vecchio: lo scaravento fuori dalla finestra a mezzanotte e un minuto del 31 dicembre/1 gennaio insieme al servito di piatti che odio da una vita e di cui non ho mai avuto il coraggio di liberarmi, GIURO.
del 2015
non voglio ricordare
le lacrime
il dolore
l’impotenza davanti a cose che non potevo controllare
la solitudine, la tristezza, la scontentezza dell’anima
quel senso di vuoto che ho provato, no quello no, mai più in vita mia, per favore
l’amore perduto, l’amore naufragato
ma voglio
voglio ricordare le risate (poche ma buone)
voglio ricordare le amiche, gli amici che non mi hanno lasciato mai
voglio ricordare le amiche che si sono sposate
voglio ricordare le amiche che ho conosciuto
voglio ricordare quelli che ci sono sempre stati, comunque, anche quando sono stata una lagna insopportabile
voglio ricordare un’opportunità magnifica che mi è stata data, quella di approfondire la mia passione per il cibo e per la fotografia
voglio ricordare l’amore dei e per miei figli
voglio ricordare l’amore, quello che comunque non ha mai lasciato il mio cuore, quello che quando apri gli occhi la mattina tracima perchè è rimasto tutta la notte rinchiuso e vuole uscire e mostrarsi
per il 2016 – ordino, comando e voglio –
voglio un sacco di risate, sempre e comunque
voglio cogliere le opportunità che la vita mi offre, sorridendo
voglio godere di ogni momento
voglio sorridere
voglio mangiare
voglio innamorarmi
voglio vivere, sempre, anche quando dormo
voglio una casa nuova
voglio il solito cane
voglio il sole
voglio la pioggia
voglio la malinconia di settembre
voglio la pasta madre in frigorifero
voglio le amiche, gli amici, voglio tutto il mio mondo
voglio la lietezza dello spirito
voglio il cibo, il buon vino, le cene con gli amici, i cinema, i teatri, i musei, i viaggi, i libri, i colori per dipingere, la macchina fotografica, le mie parole, la mia cucina, i miei tegami, i miei sogni, i miei sapori, i miei profumi, le mie spezie, le mie erbe, la mia curiosità irrefrenabile, la mia voglia di conoscere, di sapere, di scoprire, la voglia di provare…..
potrei continuare all’infinito, davvero, fino all’infinito ed oltre, come diceva Buzz lightyear, potrei continuare all’infinto a chiedere. perche sono così, non mi fermo mai, voglio sempre andare avanti, nonostante tutto. con la mia testardaggine, le mie battute di arresto, con i miei tempi, ma mai ferma.
chiedimi se sono felice…….
non lo so se sono felice, in dei momenti, in dei brevissimi momenti si, in altri no. ma voglio stare a vedere, voglio vedere come farò ad essere felice, perchè lo sarò, oooo se lo sarò, lo sarò eccome felice.
fra due giorni sarà il primo giorno del nuovo anno, solo uno dei nostri strani modi di misurare il tempo, come se il tempo fosse imbrigliabile dentro i numeri, sarà solo un altro giorno, come tanti, come tutti ma, come tutti solo da vivere.
nella nebbia di questi giorni tutto si confonde ma non i sentimenti
che siano bei giorni, per tutti
come queste perle di nebbia sulle foglie degli alberi
o come questo piccolo miracoloso arcobaleno
o il sole che comunque, anche se dietro la nebbia, c’è. c’è sempre il sole.
che siano giorni felici