Martin Luther King: “I have a dream” (Io ho un sogno)
la storia si ripete, inevitabilmente.
ancora il sogno di Martin Luther King non si è del tutto avverato e nemmeno il mio e quello di altri milioni di persone.
nell’anno del Signore 2016 d.c. noi, in Italia, siamo ancora a parlare di discriminazioni sessuali.
come se l’amore si potesse imbrigliare, fermare, arginare, classificare, etichettare.
l’amore è come un simbionte, si insinua dentro un cuore, dentro un fegato, dentro un intestino, si fonde nel dna e a quel punto…. a quel punto è difficile scinderlo, scacciarlo senza uccidere l’ospite.
è forse possibile fermare l’acqua? e come pensiamo noi di poter fermare l’amore? e che differenza c’è fra amore omosessuale e amore eterosessuale?
chi puo’ decidere quale è l’amore giusto e quello sbagliato?
no, mi dispiace, io non ci sto.
l’amore è amore. punto. il resto è tutta fuffa, tutta roba strana, tutti pregiudizi, tutte manie di superiorità.
chi è senza peccato scagli la prima pietra……
e visto che siamo nel mese del carnevale due classici toscani per la lietezza dello spirito
le frittelle di riso di San Giuseppe
la ricetta delle frittelle di riso la trovate qua,
come le faceva mia nonna e come continua a farle mia mamma e,
indegnamente ci provo anche io
e qua trovate la ricetta dei CENCI , poveri, poverissimi dolcetti toscani,
fatti con farina uova e zucchero, niente di più niente di meno
un cencio a Firenze è uno straccio, qualcosa di usato e consumato, quasi un dispregiativo
“che cencio che ti sei messa addosso” vuol dire che brutto vestito che hai indossato
da qui e dalla forma il nome di questi piccoli deliziosi lembi di pasta dolce fritta