Parmigiano Reggiano
un nome, una garanzia.
sono stata invitata dal Consorzio del Parmigiano Reggiano di Parma
a visitare un caseificio, per l’esattezza il caseificio Coduro di Fidenza,
per sensibilizzare e portare a conoscenza più persone possibili di:
Caseifici Aperti 2015
quindi io e le mie “colleghe” blogger ci siamo sacrificate Sabato scorso per poter far si che voi
poteste conoscere questo evento.
perchè di sacrificio si è trattato:
partenza all’alba per il caseificio, visita guidata, assaggi di tre tipi di
parmigiano reggiano di diverse stagionature,
pranzo all’Antica Corte Pallavicina,
ottima convivialità, scherzi e battute…. ci siamo sacrificate per voi!
a parte gli scherzi, è stata una giornata interessante e molto bella,ricca di scoperte e di sapori d’eccellenza, di facce amiche, di persone squisite,
e una cosa l’ho imparata: il parmigiano reggiano non si fabbrica, SI FA!
credetemi, è vero, il parmigiano reggiano si fa:
con la mano esperta del casaro, con le braccia dei giovani, con il latte di mucche che mangiano #solorobabuona,
con l’attenzione e la passione di tradizioni trasformate nell’era moderna ma comunque rimaste antiche,
il parmigiano reggiano non è solo formaggio,
il parmigiano reggiano è un mondo, una passione, una dottrina.
ringrazio il Consorzio per avermi permesso di vedere con i miei occhi
vi invito tutti SABATO 25 e DOMENICA 26 APRILE a visitare i caseifici aperti
vorrete mica perdervi tutto ciò?
e poi? poi tutto finito? non che non potesse andare bene lo stesso, di formaggio ne avevamo assaggiato parecchio,
sapete, con la scusa del dover capire le differenze fra il fresco e lo stagionato,
dovevamo imparare a fare analisi sensoriale….
voi lo dovete capire quanto ci siamo sacrificate per voi!
una cosa interessante da leggere, SCOMBUSSOLAMENTI
grazie Amanda, sempre geniale!
ancora sacrifici care mie, all’Antica Corte Pallavicina con lo chef Massimo Spigaroli….
fra ricette spiegate,profumi annusati, tante risate ma anche tante cose importanti,
come l’amore per la propria terra, la passione per gli ingredienti, la stagionalità,
la bellezza della natura trasportata in cucina
e poi, a proposito di prodotti meravigliosi
il culatello: una cantina enorme il cui soffitto è completamente ricorperto da culatelli appesi.
non è possibile descrivere e tantomeno rendere omaggio con le fotografie, bisogna entrare in questa cantina e lasciarsi trasportare dal profumo,
dall’atmosfera, dal piacere di essere lì.
e mentre si annusa si pensa che questa era una antica cantina,
come ci ha spiegato lo chef Massimo Spigaroli la corte ha una sua storia importante attraverso i secoli,
fino ad arrivare alla sua famiglia e a lui che la ha trasformata in un perfetto luogo di accoglienza.
questa foto è la grata che permetteva alla luce di entrare nella cantina…. ricordiamoci che non c’era l’elettricità nel 1700!
e poi il cibo, rigorosamente di stagione….
insalta di germogli di piselli, carote, ravanelli con maionese al prezzemolo
soffici ai tre parmigiani in brodo di gallina con pasta di pane
raviolo di pasta fresca con fiori e uovo in crema di parmigiano
filetto di maialino nero con culatello e parmigiano reggiano
e per finire fragole sottovuoto con biscotti al sedano e ganache al cioccolato bianco e parmigiano reggiano
tutte le colleghe bloggalline dell’anteprima Caseifici Aperti 2015
- Cecilia del blog Idee in pasta e in pentola
- Cristina del blog Pane e Acqua
- Dauliana del blog Cucchiaio e pentolone
- Elisabetta del blog La mia cucina rossa
- Fina del blog L’avvocato nel fornetto
- Giuseppina del blog Profumo di Timo
- Jacopo del blog Le farfalle nello stomaco
- Sara del blog I Piattini di Drilli
- Stefania del blog Cardamomo and Co.
- Tania del blog Speck and the city
- Teresa del blog Scatti Golosi
- Elisa del blog Il Fior di Cappero
- Monica del blog La pazza cucina di Monica
grazie per la pazienza, grazie al Consorzio del Parmigiano Reggiano, grazie a Giulia e anche a Aldo: lo abbiamo messo a dura prova!