Pane Verde alla spirulina e olive
Riflessioni a forno spento:
Verde. Profondo, vegetale, misterioso. un pane che sembra uscito da un laboratorio di scienze o da una foresta incantata.
e invece no: è nato nella mia cucina, quasi per sbaglio, per inerzia, ritrovando questa polvere verdissima dietro tutti i pacchetti di farina dello scaffale dedicato nella mia cucina. l’ho fatto in uno stampo da plum cake, perché mi andava così. perché ogni tanto è bello dimenticarsi le forme canoniche e seguire quello che ti gira per la testa e mentre impasto, impasto anche le regole.
dentro c’è la spirulina — sì, l’alga verde-blu che di solito si prende a cucchiaini e si nasconde nei frullati per sentirsi più sani. io l’ho buttata nell’impasto. con una bella idratazione spinta (che a un certo punto sembrava una palude più che un impasto), olive verdi e tanto amore.
il risultato? umido, saporito, elastico. un pane che profuma di Mediterraneo e un po’ di fantascienza.
questo non è solo un pane. è un colpo d’occhio. è una dichiarazione. è un “ciao, sono qui, sono verde e non me ne vergogno per niente”.
e mentre lo tagli, senti già il profumo delle olive che fanno capolino e la spirulina che ti ricorda che l’alga, nel pane, ha tutta la dignità del mondo. se chiudi gli occhi e annusi ti sembrerà di essere in riva al mare, se ti sforzi un pochino potresti anche sentire l’onda che ti accarezza i piedi……

la musica per l’impasto paludoso

