una ricetta facile e veloce, con poca cottura per contrastare la calura estiva.
la rana pescatrice, o cada di rospo, ha una carne leggera e saporita che non ha bisogno di ricette elaborate, molto meglio cucinarla semplicemente, arrosto?
in questo caso lessa, con aromi e condita con una salsa alla panna acida, una simil creme fraiche
la rana pescatrice alla salsa con panna acida sarà una piacevole e veloce solizione per una cena leggera ma gratificante.
se cercate le mie solite farneticazioni le trovate più sotto…..
Tempo di preparazione | 15 minuti |
Tempo di cottura | 20 minuti |
Porzioni | persone |
Ingredienti Per la salsa alla panna acida |
- lavate bene la rana pescatrice e lasciatela in acqua fredda mentre preparate gli odori per il brodo. Pulite la carota, un ciuffo di prezzemolo, la cipolla bianca e metteteli nella pesciera (o nella pentola a disposizione), inserite la rana pescatrice e riempite con acqua in modo che il pesce sia coperto completamente. Salate con sale integrale marino e aggiungete, se volete, qualche chicco di pepe nero.
- Mondate le patate e inseritele insieme alla rana pescatrice intere. Portate l'acqua ad ebollizione e lasciate cuocere per circa 15/20 minuti al massimo. Togliete dal fuoco e togliete anche il pesce dall'acqua in modo che non si cuocia ulteriorment.
- Preparate la salsa alla panna acida: tritate non troppo finemente la cipolla e mischiatela con la panna acida e un filo di olio extra vergine di oliva. Tagliate qualche filo di erba cipollina e mantecate il tutto aggiustando si sale se necessario. Tagliate a fette le patate e servitele con i filietti di rana pescatrice sopra e condite il tutto con la panna acida.
Servite il pesce e le patate caldi in modo che la salsa gli si "sciolga" addosso.
guardo passarmi davanti il fumo dell’incenso, fila via ondeggiando seguendo un fil di vento.
sento il profumo, leggero, a tratti.
il caldo umido non da tregua, nemmeno a mezzanotte e ventidue. certo, è anche vero che è il 22 di luglio, piena estate, il caldo è la regola.
ma a me l’Estate non piace troppo. o almeno non mi piace il caldo appiccicoso dell’estate. quello che impantana i pensieri insieme all’umidità, quel caldo che porta via le forze, la lucidità. tutto diventa lento, irriverente, surreale. e in questa surreale realtà mi muovo come in trance, come un bradipo che sale su un albero, rallentata, incollata, ferma. come se vedessi un film scorrermi davanti al rallentatore.
ma d’altra parte mi piacciono i mattini estivi, quelli freschi che fanno dimenticare la calura del giorno prima, quelli che fanno sperare che forse non sarà poi troppo caldo.
mi inebria la luce sfacciata, da subito, da appena fa giorno. sfacciata e brillante, un cavaliere scintillante che arriva al galoppo e illumina il mondo. l’entusiasmo della vita tutto intorno,
abbagliante, lucente, esplosiva.
le sere a chiaccherare al fresco con gli amici.
e il mare.
l’Estate come presagio di eneergie future, di movimento, di sogni che diventano veri, di compagnie, di solitudini cercate.
fra poco più di un attimo anche questa estate sarà passata, non lasciamoci scappare niente.