Musica per l’impasto:
di farina e farina.
ci sono tante qualità, tanti tipi, tante miscele.
io ne ho provate tante, essendo io una fanatica del pane.
ma questa mi ha stupito.
mi ha piacevolmente stupito.
ci ha tanto stupito che ci siamo fatti fuori un pane da 1 kg a cena.
si, ancora tiepido, profumato, scricchiolante.
ancora non aveva finito di cantare per noi che noi ce lo siamo mangiato.
lo so,
lo so, il pane non si affetta caldo.
solo che non abbiamo resistito.
era come il canto delle Sirene per Ulisse e
siccome noi non eravamo incatenati
da nessuna parte e non avevamo i tappi
nelle orecchie non ce l’abbiamo fatta a resistere
a tanta meraviglia.
a resistere
a quello scricchiolio, a quel crocchiare del calore della
crosta che entra a contatto con l’aria
più fedda,
e allora canta,
con un
canto dolce e profumato
dovevate sentirlo con la mortadella affettata fine: uno matrimonio perfetto.
era perfetto anche con l’olio buono e il sale, era perfetto.
le ultime fette come dessert, burro e marmellata……
pane con i nodi
ingredienti:
394 g. di licoli al terzo rinfresco
390 g. acqua
con la foglia
nell’impastatrice
vel. 1: sciogliere il licoli con tutta l’acqua
aggiungere piano piano la farina e impastare
per 4 minuti circa
vel. 2 impastare fino ad ottenere il distacco di
tutta la massa dal bicchiere – 15′ circa
infarinare il piano di lavoro e versarci l’impasto
manipolarlo prendendo la pasta
dall’esterno e tirandola al centro
e ruotando
contenitore ermetico unto con olio evo
l’impasto è bello, profumato, liscio che sembra
seta ma manipolabile seppure ben idratato
in frigo dalle ore 22.00 alle ore 15.00 del giorno dopo
farlo ambientare scoperto per un’oretta circa
versarlo sul piano di lavoro infarinato
manipolarlo sempre a mo’ di cerchio, prendendo i
lembi esterni della pasta e portandoli al centro
per diverse volte
mettere a lievitare nel cestino di lievitazione
io l’ho messo nel colino della pasta con un canovaccio
ben spolverato di farina
al raddoppio, mi ci sono volute quasi tre ore dentro al forno
spento con la luce accesa,
voltare
l’impasto sulla placca di cottura e fare i “nodi”:
prendere la pasta all’esterno, 4 lembi, e fissarla al
centro a mo’ di nodo
cuocere nel forno ventilato per 40/45′
i primi dieci a 250°C e con parecchio vapore
(scaldate una teglia sul fondo del forno e
quando introducete il pane gettate nella teglia o acqua
freddissima o cubetti di ghiaccio)
gli altri 35′ a 200°C –
gli ultimi cinque minuti fessurate lo sportello del forno
quando il pane suona vuoto è cotto
le mie note:
*** Multicereali: miscela di farina tipo 0 di grano tenero Manitoba biologico, farina di segale biologica, farina di orzo biologico, farina di riso biologico e farina di avena biologica. Risultato dell’unione del grano Manitoba con segale, orzo, riso e avena, raggiunge alti valori nutrizionali e una qualità unica.
** preparatevi a riempire la cucina di profumo, di un profumo incantevole, preparatevi!
e ringrazio Valentina e il Molino Grassi che mi hanno fatto scoprire e provare questa farina.
non sto nella pelle per provare anche l’altro tipo che mi è arrivato a casa…… aspettatemi!
“da tre generazioni a casa nostra chi semina raccoglie”
questo il motto del Molino , ancora grazie!
questo pane partecipa anche alla raccolta di Panissimo, mia e della Barbara, Bread & Companatico, che questo mese è ospitata dal Castello di Patty Pa, il tema del mese (opzionale e non obbligatorio) sono i pani e i lieviti della Pasqua
e anche per la raccolta della nostra amica polacca, Profumo di Lievito, Zapach Chleba,
19 commenti
ciao cara Sandra, ha un aspetto mooolto appetitoso il tuo pane con i nodi 🙂
immagino, la consistenza della pasta al momento in cui li hai fatti, e come il calore del forno abbia fissato il tutto, lasciando quel profumo unico che solamente il pane fatto in casa dà.
Complimenti anche per le fotografie, brava!!!
tanti cari saluti (ps la prossima volta bacio un rospetto pure per te se ti fa piacere)
Dany
Ciao! Il tuo pane è bellissimo! Ma come fate tutte a farli così perfetti che sembrano quelli del fornaio!!!Appena ho un po' di tempo devo provarci davvero! A presto Giada
Sandra! mi hai stesa con questo pane… che meraviglia! sono rimasta un po' indietro nei commenti ma ti seguo sempre. Sono indietro anche nel panificare, cucinare ecc ma vabbè sono periodi!! :)))
non conoscevo questo molino, questa farina mi sembra di sentirla fra le dita. Mi piacciono le farine rustiche!
complimenti sei sempre bravissima e una maestra da cui attingere!
a presto un abbraccio
Pilacchi ora che me l'hai detto mi hai incuriosito ancora di più… siccome anche a me è arrivata questa, appena sforno il pane incateno la famiglia, così sarò sicura di poterlo affettare quando è freddo! 😀 Grazie di averlo portato al Castello…. ti bascio forte forte forte…
Certo Sandra che stupire una panificatrice seriale come te…mica facile!!! 😉 ma sono d'accordo, questa farina è fantastica, ti consiglio di provarla con qualche lievitato pasquale, vedrai ti stupirà ancor di più! in bocca al lupo cara amica
Ora ho capito l'arcano, neanche io sono mai incatenata né ho i tappi alle orecchie… e il pane fresco (cioè caldo caldo) lo faccio finire prima che si raffreddi!
Mi sembra di averlo scritto io questo post: a partire dalle sirene alla marmellata! Questi nodi, sono nodi d'amore per il pane e il modo di lavorarlo, impastarlo, vederlo lievitare e cuocere al forno
come sempre è un vero piacere venitri a trovare qui!!!!
ciaoooo Sandrina mi faccio subito il nodo al fazzoletto…bello il tuo pane, da rifare, un abbraccione !
Fai consegna anche a domicilio? … Mi hai fatto venire una tale acquolina…
Strepitosa come sempre!
E si vede che è un pane meraviglioso cara Sandra! Io ho preparato adesso un lievitino, vediamo che combino con questa farina. Oggi mi ha preso una grave crisi panificatoria compulsiva … con l'idea che forse per un pò non avrò tempo per impastare ho esagerato! 🙂 Un bacione tesoro mio
E' vero, anche la mia mamma – nipote di fornaio – diceva che il pane caldo non va tagliato e non va mangiato… ma nemmeno lei resisteva.
La croccantezza del tuo pane si sente fino qui!
Claudette
mastra rinfrescatrice mandamene 2 o 3 pagnotte con i nodi o senza 😉
Una ne inventi cento ne fai…il pane coi nodi non l'ho mai sentito e potresti brevettarlo! Non scherzo….
Vero che sono buone ste farine? Io le ho fatte fuori tutte e due…ed anche io in casa ho avuto due ladri di pane ancora caldo…per fortuna il pezzo grosso l'avevo nascosto!
Baci
Il profumo è arrivato fino a qui…credo che anche da sola sarei riuscita a finirmi ancora caldo questo strepitoso pane!!!
L'idea dei nodi è geniale e non vedo l'ora di sperimentare..si impara sempre qualcosa da te <3<3<3<3<3
Buona domenica <3
Ma che bello il tuo pane a nodi, credo che non avete resistito capita spesso anche a me ihihihih!!!!!
Uso anch'io il licoli non mi resta che provare ……
Un abbraccio :-)))
Le foto sono, come sempre, splendide. Del pane mi pare perfino di sentire lo scricchiolio mentre lo spezzo con le mani e lo spalmo generosamente di nutella. Ricetta annotata fedelmente tra quelle assolutamente da provare..
Quanto scioglierei volentieri i nodi a questo pane… divorandolo tutto!!
…e invece, devo mettermi a dieta: ho preso non so come un chiletto in esubero (cioè lo so bene come l'ho preso: mangiando cornetti e vari dolcini in prove culinarie ben riuscite!!!)
… lo sento da qui lo scricchiolio di quella fragrante crosta dorata… :-))
Era da tanto che non riuscivo ad arrivare fin qua…..e come al solito mi hai trasmesso la pace….ti immagino mentre impasti il pane nella tua casa in campagna calda e cogliente bellissimo sarebbe venirti a trovare, magari con le bimbe, immagino già la loro felicità….chissà, magari un giorno prendo la nave davvero!!! Il pane caldo mi piace da morire e capisco bene quello che dici….ha un fascino unico e per me e' più buono, però cavoli finisce subito! Bello questo contest, peccato esserselo perso! In bocca al lupo allora, io tifo per te ovviamente!