pensieri scomposti di una impastatrice seriale
durante la preparazione delle raviòle del plin!
devo stare attenta quando scrivo il post, devo stare attenta alla ù,
la ù è una piccola letterina, accanto alla @ e alla à accentata.
per chi scrive con dieci dita come me sulla tastiera la ù si digita con il mignoletto destro.
la ù è una letterina intraprendente, esce sempre fuori nei momenti inaspettati, ù, infilata per sbaglio fra una parola e l’altra, alla fine del discorso, prima dell’invio che è così vicino anche lui. la ù – u accentata – è piccola, impertinente, dispettosa e ammorbanteù, ma anche discreta, normale, ammiccanteù.
una dietro l’altra, tanto è piccolaùù e non si nota…. come le raviòle del plin….
piccole, morbide, non invadenti, accoglienti e saporite. come le ciliege: una tirà l’altra.
divertente impastare la farina seguendo scrupolosamente la ricetta di Elisa .
ora mi preparo la farina……. di grano Verna, quella del Consorzio Agrario di Siena , meravigliosa farina che fa tutto buono anche solo a guardarla, le uova, quelle di gallina vera, ruspanti nel nostro terreno duro di galestro, della Marta e Massimo… stasera ceniamo qui da noi.
in sei stasera a cena, 400 g. di farina di grano Verna, 100 g. di semola rimacinata a pietra, 2 uova intere supergrandi e 5 tuorli….
impasto: rigorosamente a mano.
la metto in frigo a riposare intanto preparo il ripieno.
stendo: rigorosamente a mano, pezzetto per pezzetto.
stendo e faccio le palline con il ripieno, preparato prima……
50 g. di spinaci, 70 g. di bieta, 40 gr. di cime di rapa tutte rigorosamente lessate separatamente, strizzate dall’acqua in eccesso e sminuzzate con la mezzaluna, amalgamate con 250 g. di ricotta di pecora, il pastore me l’ha data che ancora fumava, una buona macinata di pepe nero fresco, un uovo intero, una abbondante spolverata di grana padano stagionato……
stendo, pezzetto per pezzetto, tenendo la pasta che ancora non uso coperta con la pellicola sul tavolo, vicino a me e alla spianatoia.
spolvero con la semola, non si deve attaccare, la pasta, e deve essere sottile e trasparente. aspetta che vado a riguardare il video di Elisa... mannaggia, la mia adsl fa le bizze, mi tocca andare a memoria.
comincio a fare i “monticini” con il sac a poche, ma sarà maschile o femminile la parola sac a pochè in italiano, boh…
quando ero bambina mia nonna mi faceva i monticini con il cibo per farmi mangiare, era una piccola disappetente… si cambia nella vita, eeeehhhhh se si cambia!
ecco, fatti i monticini. ora piego la pasta sopra. con le dita chiudo delicatamente proprio attaccato alle palline del ripieno, ecco, così, brava. chiudo con i pizzicotti, plin, plin, plin…. ora taglio con la ruzzolina luminosa…ah ah ah ah, quante risate con la ruzzolina luminosa, ma no, non è luminosa, è quella per fare i tagli ondeggiati sulla pasta…… mamma mia come è brutta questa cosa con questo manico di plastica verde, me la devo ricomprare con il manico di legno subito!
fatto, ora tagliamo.
il trucco l’ho capito, bisogna tagliare dal dietro, in modo che il pizzicotto si ripiega sul davanti della raviòla e fa quelle pieghine, ecco, così, mi piace questo lavoro!
ora faccio le foto a queste piccoleù invadenti, invasive, delicate e morbide… buone anche crude, mmmmm!
le metto tutte in fila così le conto, sulla spianatoia, su un canovaccio di lino spolverato di semola…. sembrano soldatini tutte in fila, ordinate, orgogliose di seù…. è scappata la ù….
le condisco con il burro fuso e fatto diventare nocciola con una fogliolina di salvia arrosto e i riccioli di grana
padano…… si, le condisco senza invasioni di gusto, non si sente il ripieno se esagero……
tutti a cena, una dietro l’altra, piccole, morbide, saporite….. grazie Elisa!
per quelle figliole dell’MTC!!!
e con la pasta che rimane?
faccio un altro ripieno, di corsa Sandra, via via via, andare!!!!
ma quello alla prossima puntata!!!
29 commenti
ù ù che belli!!!
e, come sempre, grande cucina, qui sopra. Senza fronzoli inutili, con un approccio disinvolto e divertito che a volte rischia di far passare inosservata la tua bravura, il tuo palato, quella ricerca attenta di sfumature di gusto (che mica le hai scelte perchè son tutt'e tre verdi, leverdure del ripeno ;-)) che ti fa desiderare di esserci tu, dietro a quell'indovina chi viene a cena.. anzi: tuù
Bravissima!
Ahahah tu sei matta! Lasciatelo dire! Ti adoro 😀
Senti, a parte che i ravioli ti son venuti perfetti, a parte che amo la farina Verna, il ripieno è semplicissimo e perfetto, con una scelta di tre verdure a foglia e una ricotta di pecora presa direttamente da un pastore, freschissima e addirittura fumante…wow! Anche il condimento è ottimo: delicato e gustoso.
Grazie!
sono bellissimi davvero Sandra, sono a bocca aperta per lo stupore, ci infili dentro un plin?
Quando gli ingredienti sono di ottima qualità anche nel piatto si vede.
Questo piatto è una meraviglia, anzi di pi-ù.
Fabio
Ti sono venute perfette e hai anche tirato la sfoglia mano! Un piatto delicatissimo, brava!
Per quanto riguarda scrivere con 10 dita, passo più tempo a cancellare le lettere che mi scappano che a scrivere in sè, altro che ù 🙂
Prima di tutto somma invidia per la ricotta fumante… e poi tanti applausi per queste raviole perfette 🙂
Sandra cara ci si abbraccia tra un paio di giorni, vero?! Bacio
Mi hai fatto morire con questa ù impertinente. Per quanto mi riguarda non c'è pericolo, io 10 mani proprio non le uso :))
Anch'io voglio provare la versione di magro…ce la farò?!
Bellissima ricetta, complimenti!
Delizioso ripieno di verzure saporite! Ottimi ravioli!;-)
ù che bboni!
Ohhh mamma… quando è che vengo a cena da voi? Che voglia mi hai fatto venire Sandrina cara! Invece devo starmene tranquilla, schiena ko e giovedì prossimo dovrei partire per la vendemmia… direi che mi conviene starmene buonina. La vendemmia di certo non posso farla, la farà mio marito, però voglio partire anche io, la Sicilia mi aspetta. Buonissimi i tuoi ravioli del plin … anche con le cime di rapa, fantastici!
Sono appena arrivata a casa: mi invito a cena da te, posso?
Sento il profumo da qui….
Claudette
Pensavo giusto a te! Ma Sandrina.. non ti sento da un pò e mi manchi.. la tua bimba sente l'assenza! ;D
come stai? che meraviglia questi manicaretti.. ma quando, dico quando potrò mai assaggiare la tua splendida cucina?? ti abbraccio così forte e spero di sentirti presto. Vally
Ahahahaah Sandra, anche io devo stare attenta alla ù… a periodi mi perseguita! 😀 Ottima la tua versione delle raviole, anche il ripieno me gusta… aspetto la prossima puntata per vedere quale altro ripieno hai preparato! 😉 Complimenti e un bacio, buona serata! :**
Io devo capire se sei più geniale nella cucina, o nei tuoi post, o forse magari in entrambe le cose e in mille altre che non conosco e che non conoscerò mai, oddio….quante cose mi perdo di te, meno male che almeno quelle che riversi nel blog, quelle me le afferro, sono (anche) tutte per me!
Una favola queste piccole ù…..la farina di Verna, le uova vere, la ricotta fumante……….
mi fa piacere che i miei post ti risultino "geniali": a volte ho paura di essere troppo ingarbugliata ….. arruffata….. agitata…..
baci
Ma che meraviglia queste raviole! Lo sai, io non sono capace, o meglio non ho mai provato a farle…e ho terminato anche la farina Verna, che peccato! Bacioni
condimento perfetto per un ripieno delicato e leggero, che belle che ti sono venute!
ciao
Francesca
Che meraviglia! questa mania del plin diffusa in rete, mi state ingolosendo parecchio devo dire. La storia dei plin e della ù mi è piaciuta da matti che anche io frequento la ù.
ma venendo al dunque quando dici della ricotta di pecora calda…..mi viene un attacco di ùùùùùùùùùù, come li vorrei mangiareee!
e non so se mi sono spiegataù!
ciao
Su
e tu non li fai i plin? dai!!! la ricotta calda… non te la racconto, altrimenti mi svieni…
Allora devo venire scuola da te per imparare a battere con 10 dita sulla tastiera…io ci batto in un modo davvero strano..ahahaha…ma c'è qualcosa che mi riguarda di "normale" ???? E queste raviole ??? Mamma mia che meraviglia !!! Un piattino per me è rimasto ??? 😉
Un bacione !
quelle non "normali" mi piacciono un sacco, sarà che fra simili ci si attrae?
baci.
Sandra
Cara la mia impastatrice folle sei una forza della natura… tu avrai anche una ù che si intrufola, io ho la nanetta che scrive insieme a me e mi infila altre lettere ovunque! Le voglio anche io le ravioline… grazie a MTC ne sto vedendo ti tutti i colori e di tutti i ripieni! Siete fortissime! Un bascione
mi sei mancata!
Oh tesoro ma che brava che 6 stata 😀 Beati i tuoi ospitiù…mannaggia alla ù impertinente 😛
Ti auguro una felice giornata <3<3<3<3
la zia consu
ps: x me il sac à poche è maschile ^_^
Questi sono molto gustosi, aspetto anche i prossimi…
sono già pazzo di raviole !!!
raviòle in tutte le salse allora!
semplicemente favolisi sia la pasta che il ripieno di verdure
grazie Gunther!